Friday, December 06, 2013

I segni che dimostrano che hai quasi 40 anni

 
 
 

I segni che dimostrano che hai quasi 40 anni

Friends, la collezione di cd e la passione per il divano

 

I protagonisti della serie tv Friends

Che tanti figli degli anni 70’ stentino ad accettare di essere ormai adulti è cosa risaputa. Tuttavia la generazione nata durante gli anni di piombo e che ha vissuto la propria adolescenza negli spensierati anni ‘90 avrebbe più di un motivo per capire che la giovinezza è da tempo passata. Ce lo racconta il sito americano Buzzfeed che elenca i segnali che dovrebbero far capire senza ombra di dubbi ai «settantini» che il quarantesimo anniversario si avvicina inesorabilmente (se non è poi già arrivato...) .

Gli 8 segni che hai quasi 40 anni
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MUSICA E CINEMA - Uno dei segnali che mostra inequivocabilmente che gli «anta» si stanno avvicinando è legato alla musica che i «settantini» ascoltavano con piacere e ribellione quando erano ancora al liceo. Adesso quelle stesse canzoni (ad esempio le hit dei Nirvana), racconta Buzzfeed, sono trasmesse dalle stazioni radiofoniche dedicate al rock classico. Anche i telefilm e il cinema raccontano alla generazione dei quasi quarantenni che troppo tempo è passato: i telefilm che al liceo costoro consideravano imperdibili (Friends su di tutti) adesso sono trasmessi in seconda o addirittura in terza serata, mentre gli unici attori del cinema che oggi i quasi quarantenni riescono a riconoscere sono i figli delle star che hanno idolatrato durante la propria giovinezza (gli stessi attori che al liceo erano considerati sexy, adesso si accingono a diventare nonni).

MANIE E ABITUDINI - E’ soprattutto nella manie e nelle proprie singolari abitudini che i «settantini» dovrebbero cogliere i segnali della vicinanza della fatidica soglia dei quaranta. Solo i membri di questa generazione custodiscono con cura «una collezione di cd senza comprarne uno da anni», si chiedono da tempo perché «non riescono a mettere da parte soldi per la pensione» e hanno comprato il primo paio di occhiali da vista esclusivamente per leggere meglio. Le donne della stessa generazione hanno preso l’abitudine di indossare calze contenitive, effettuano mammografie periodicamente e ormai hanno una collezione di scarpe sempre più comode. Mentre i capelli si diradano lentamente e i peli del naso e delle sopracciglia crescono in un modo sempre più strano, i weekend diventano sinonimo di «festa di compleanno dell’amichetto di mio figlio» (ciò non dispiace perché è l’unico modo per vedere i propri amici, la maggior parte dei quali non annunciano più che si sposano, bensì che divorziano) e la nostalgia prevale su tutto: troppo spesso - racconta il sito americano - i discorsi dei quasi quarantenni cominciano con la frase: «Ti ricordi quando».

IL PIACERE DEL DIVANO - I segni del tempo si notano anche guardando le emittenti giovanili. Mtv, canale televisivo con il quale la generazione X è praticamente cresciuta, adesso parla un linguaggio incomprensibile per chi ha raggiunto gli «anta»e quelli che un tempo furono gli amanti della musica «grunge» adesso cominciano ad apprezzare Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e in generale tutte le melodie classiche. Ormai si ha un’età maggiore di qualsiasi sportivo della propria squadra del cuore e si può tristemente notare che i ragazzi che l’anno prossimo si iscriveranno al liceo neppure erano nati quando ci si è diplomati. II settantino gira in casa a spegnere le luci, confonde i ricordi e crede che le cose siano accadute pochi anni prima (invece ne sono passati almeno 15), sa come aggiustare un fusibile, non si tinge più per cambiare colore, ma per coprire i capelli bianchi e basta che beva un solo drink che subito la testa comincia a girargli. Tuttavia il segno più inequivocabile dell’arrivo degli «anta» ce lo mostra la passione per il divano: passare una serata stesi comodamente in poltrona è diventata un’abitudine a cui spesso si rinuncia con difficoltà.

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Robert Habeck on Israel and Antisemitism

https://www.youtube.com/watch?v=MdZvkkpJaVI&ab_channel=Bundesministeriumf%C3%BCrWirtschaftundKlimaschutz